Caso Studio

La campagna sul consenso
insieme ad Amnesty International Italia diciamo che il sesso senza consenso è stupro!

La campagna sul consenso

Campagna social
Attivismo
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#iolochiedo è una campagna che va oltre la promozione del concetto di "No significa no, sì significa sì" e si concentra sullanatura stessa del consenso. Rappresenta la scelta di Amnesty International Italia di parlare del sesso e dei diritti della sfera sessuale in termini positivi, lontano dal gender-conformity e dai suoi limiti.

La sfida

Aiutare Amnesty International Italia a diffondere la consapevolezza sul consenso e a raccogliere abbastanza firme per chiedere la modifica dell'articolo 609-bis del codice penale, al fine di includere una definizione legale inequivocabile di consenso positivo.

L'azione

Una campagna digitale supportata dall'hashtag #iolochiedo e prodotti educativi per introdurre la discussione in contesti scolastici e nei tavolini degli attivisti per le piazze d'Italia.

Secondo l'Istat, il 21% dei 16-70enni (4 milioni 520 mila) ha subito violenza sessuale; il 5,4% (1 milione 157 mila) forme più gravi di violenza sessuale come lo stupro (652 mila) e il tentato stupro (746 mila). Alta anche la percentuale di coloro che pensano che le donne possano provocare violenza sessuale con il loro modo di vestire (23,9%). Inoltre, il 15,1% è dell'opinione che una donna che subisce violenza sessuale mentre è ubriaca o sotto l'effetto di droghe è almeno in parte responsabile. In Italia e in molti altri paesi del mondo, non ci sono leggi che definiscano adeguatamente il consenso o non hanno disposizioni sul consenso nei loro codici penali. Definire legalmente il consenso è fondamentale per prevenire la violenza sessuale e fornire giustizia alle vittime. Amnesty International e molte altre organizzazioni ritengono che fino a quando una definizione legale del consenso non sarà confermata in Italia e in tutto il mondo, si avranno infinite discussioni in tribunale sulle opinioni relative a ciò che costituisce e non costituisce consenso.

Studio Super Santos ha progettato una campagna social che fosse in se anche una Call To Action per sostenere la lotta di Amnesty International, identificando la campagna con l'hashtag #iolochiedo


Abbiamo voluto coinvolgere tutti con la domanda sottesa "come chiedi il consenso?" e incoraggiare le persone a condividere il loro modo di chiedere il consenso, perché chiedere il consenso significa imparare a non darlo mai per scontato.

Lo scopo della campagna è stato rendere chiaro il concetto che il consenso debba essere dato volontariamente, come una libera manifestazione di volontà della persona, e che vada concesso o meno tenendo conto soltanto dei propri desideri, senza nessuna interferenza o pressione esterne. L'intento è stato quello di portare il tema del consenso nel quotidiano, prendendo le distanze dalla rappresentazione stereotipata della violenza che di solito viene mostrata come un residuo sul volto livido di una donna esausta. Questo tipo di rappresentazione rischia non solo di mantenere la discussione in una prospettiva molto limitata, ma può anche creare distanza tra gli spettatori e il soggetto. Con la campagna proposta abbiamo voluto estendere il messaggio a tutti, perché il sesso senza consenso esplicito non è solo sesso cattivo, è stupro, facendo nostra la linea di Amnesty International Italia. Abbiamo immaginato una serie di post con diverse frasi che stimolassero una discussione sui confini personali e sull'importanza della comunicazione prima e durante ogni rapporto sessuale.

Per il soggetto principale abbiamo scelto l'illustrazione di una coppia gender-neutral, sotto le lenzuola in uno spazio indefinito.

Perché il consenso non dovrebbe essere limitato a colore, razza, genere, preferenze sessuali ed età.

Il consenso deve essere sempre con noi, su questo pianeta o in un'altra galassia

Oltre alla campagna social rivolta ai più grandi, Amnesty International Italia ha portato avanti l'ambizioso obiettivo di proporre la discussione all'interno delle scuole elementari e primarie, perché il consenso è alla base delle nostre interazioni con gli altri, fin dalla tenera età. In questo contesto, la campagna ha dimostrato la capacità di essere adattata a un pubblico di giovanissimi, spostando l'attenzione dal sesso alla consapevolezza dei confini del proprio corpo e quello degli altri, e la capacità di chiedere e dare o meno il consenso in tutte quelle situazioni in cui vengono superati questi confini.

Abbiamo supportato Amnesty International Italia nella realizzazione di due prodotti editoriali da stampare e distribuire tra i più giovani. Il foglio di lavoro dedicato alle scuole elementari utilizza alcuni segmenti del libro Consent (for Kids!) di Rachel Brian e illustra ai più giovani possibili scenari di interazione fisica con gli altri. Per i più grandi e per le azioni degli attivisti sui territori, si è lavorato alla creazione di un supporto che consentisse di simulare dialoghi sul consenso.

L'impatto

Interazioni sui social
+50%
Firme raccolte
63.000

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